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l Tribunale di Torino, con la sentenza n. 3247 del 3 giugno 2024, ha stabilito che l’installazione di un videocitofono in sostituzione del vecchio citofono è un intervento di manutenzione straordinaria e non un’innovazione. Secondo la sentenza, opere come queste, che non alterano la struttura o la destinazione del bene comune, non sono considerate “innovazioni” nel senso dell’articolo 1120 del Codice Civile. In sostanza, il videocitofono rappresenta un aggiornamento tecnologico dell’impianto esistente, senza modificarne l’uso principale.
Nel caso in questione, alcuni condòmini avevano contestato una delibera condominiale che prevedeva la sostituzione dei citofoni con videocitofoni. Secondo i ricorrenti, questa modifica rappresentava un’innovazione e richiedeva una maggioranza qualificata per essere approvata, ovvero la maggioranza dei condòmini e i due terzi delle quote millesimali. Tuttavia, il Tribunale ha respinto la loro impugnazione, sostenendo che la modifica non rappresenta un cambiamento sostanziale dell’impianto, ma piuttosto un miglioramento delle funzionalità. Tale decisone sottolinea come solo le modifiche che trasformano in modo significativo o alterano la destinazione originale dell’impianto condominiale sono considerate innovazioni.
Per interventi che migliorano o adeguano le tecnologie esistenti, come il passaggio da un semplice citofono a un videocitofono, è sufficiente la maggioranza degli intervenuti all’assemblea che rappresentino almeno la metà del valore dell’edificio, come stabilito dall’art. 1136, comma 2, del Codice Civile. Questa interpretazione, in linea con precedenti giurisprudenziali (ad esempio Cass. n. 35957/2021), evidenzia come gli aggiornamenti tecnologici, anche quando comportano nuovi strumenti digitali, rientrino tra le manutenzioni straordinarie. Questa sentenza contribuisce a definire i criteri che distinguono le innovazioni dalle manutenzioni straordinarie in ambito condominiale, chiarendo le modalità di voto necessarie per ogni intervento.
Chi desidera introdurre un videocitofono in condominio può contare su questa interpretazione giurisprudenziale, che semplifica il processo decisionale evitando di richiedere approvazioni più complesse.